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Intervista a Moreno Crevola, mastro birraio presso la Birreria La Tresca
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_images_carousel images=”16772,16793,16765,16800,16779″ img_size=”large”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Per celebrare il suo rapporto con le eccellenze birraie, Comac ha pensato di assegnare ogni mese il titolo di Mr Brewery ad un mastro birraio meritevole e capace di trasmettere i valori e la passione di questo mondo.
Questo mese il titolo di Mr Brewery va a Moreno Crevola, mastro birraio del Birrificio La Tresca a Suno, un borgo rurale del medio novarese che sorge su colline moreniche ricoperte da vigneti con i tipici roccoli, all’interno della valle del torrente Meja.
Il birrificio si avvale fin dall’inizio degli impianti forniti da comac per la realizzazione delle sue birre, in particolare nel 2013 ha acquistato una 6-6-1. L’etichetta delle loro birre, raffigurante un lupo, stimola molte volte domade e aneddoti ma il vero significato che si nasconde dietro a questa scelta ha origine dalla parola Sunum, termine che il novarese Frasconi, studioso di etimologia, fa deivare da xunum che nel vocabolario celtico significherebbe lupo.
Noi di Comac abbiamo avuto il piacere di intervistre il mastro birraio Moreno per farci raccontare qualcosa riguardo la sua esperienza e il suo lavoro.
1) Raccontaci di come è iniziata la tua avventura presso il birrificio La Tresca, quali sono le caratteristiche e i valori che vi contraddistinguono?
La Tresca è nata dalla passione e dalla voglia di costruire una realtà basata sulla ricerca della qualità e l’esaltazione dei sapori che si riscontrano in una bevanda storica come la birra. I due titolari Gianni Grossini e Maurizio Frattini, si sono uniti in questa avventura che in appena due anni di attività ha già saputo dare tante soddisfazioni ed ottimi risultati che tutt’oggi ci stimolano a migliorarci ulteriormente. Per ciò che mi riguarda ho iniziato ad appassionarmi al mondo della birra ed a produrla in casa da home brewer già diversi anni fa, proprio grazie ha questo hobby in comune incontrai Maurizio con il quale iniziò un rapporto di amicizia e di “scambio culturale” legato alla birrificazione, dato che lui stesso produceva birre in casa da diverso tempo. Dopo una esperienza in Inghilterra dove ho partecipato a corsi di formazione e sperimentato il lavoro in pub e all’interno di un beer shop, sono rientrato in Italia per lavorare come aiuto in un altro birrificio artigianale finchè un giorno mi raggiunse Maurizio dicendo che aveva trovato modo di dar vita a quello che, per entrambi, era il classico “sogno nel cassetto”. Ad oggi oltre al perseguire sempre alti standard di qualità barcamenandosi tra la scelta di materie prime e il continuo studio ed analisi delle nostre birre, credo che ciò che più ci contraddistingue sia il profilo delle nostre birre. Tendiamo infatti ad avere birre semplici e beverine perché ogni sorso sia sempre un piacere, esaltandone le caratteristiche ma cercando di mantenere sempre un buon bilanciamento della bevanda. Un po’ in controtendenza se vogliamo con ciò che accade tra gli appassionati, che tendono a ricercare luppolature estreme o magari birre con spezie particolari che spesso non danno spazio ad una seconda pinta.
2) Come è il rapporto con Comac? Cosa è cambiato dopo il vostro incontro?
Con Comac c’è sicuramente un ottimo rapporto, ci siamo rivolti a loro vista l’ottima reputazione che hanno nel settore e da subito è nata una splendida collaborazione. L’imbottigliatrice presente in birrificio è stato una sorta di progetto/prototipo, rappresenta infatti una tra le loro prime imbottigliatrici compatte con alta produttività in termini di bottiglie/ora. Oltre a ciò la possibilità di imbottigliare in isobarico ci ha dato modo di poter produrre delle birre in bassa fermentazione, anche in bottiglia, senza dover ricorrere alla rifermentazione. Molto professionali anche nell’assistenza sempre presenti e pronti ad intervenire ad ogni piccolo problema, uno staff attento e pronto a presentare soluzioni efficaci specie nel nostro caso dove, come detto, si trattava praticamente di un prototipo. Tutto Questo ci ha dato modo di costruire un ottimo rapporto di fiducia e credo di stima reciproca.
3) Parlaci delle birre che producete e, se ne esiste una, della tua birra del cuore.
Ad oggi abbiamo in listino sette tipologie di birra di cui due stagionali, tutte molto diverse tra loro provenienti infatti da stili birrari diversi. Produciamo sia basse che alte fermentazioni da Helles e Bock a Blanche e APA. Cerchiamo di valorizzare le varie caratteristiche di ogni birra e del suo stile, sul sito www.birralatresca.it potete trovare una descrizione per ogni birra. Per ciò che riguarda la mia birra del cuore sicuramente è sempre la prossima! Credo fortemente che la passione in questo mestiere sia tutto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]