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La notizia più curiosa delle ultime settimane, in fatto di birra, arriva da San Diego, in California: un importante birrificio della città, Stone Brewing – che ha scelto Comac per il proprio impianto di infustamento – sta sperimentando una birra prodotta con acqua reflua. Sì, proprio quella che viene scaricata dai nostri lavandini, che diventa (ovviamente dopo l’opportuno processo di depurazione) materia prima della “Full Circle Pale Ale”.
La nuova creazione del birrificio, che ancora non è stata messa in vendita, è stata presentata al pubblico qualche giorno fa, conquistandosi uno spazio sui siti internet di tutto il mondo (in Italia, per esempio, ne ha parlato Repubblica).
Steve Gonzalez, senior manager di Stone Brewing che si occupa di processi produttivi e innovazione, si è detto molto soddisfatto. “Tra le Pale Ale che ho creato negli anni di sicuro questa è tra le migliori tre” ha dichiarato durante la degustazione.
Ma il più soddisfatto della buona riuscita dell’operazione, forse, è stato il sindaco di San Diego. La produzione della Full Circle Pale Ale, infatti, è solo una delle iniziative del progetto Pure Water San Diego, nato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dello spreco d’acqua.
La città californiana importa più dell’80 % dell’acqua che consuma ed è esposta al pericolo di siccità. “Pure Water San Diego”, invece, si pone l’obiettivo di produrre localmente, entro il 2035, un terzo del proprio fabbisogno d’acqua attraverso processi di riciclo.
Anche una birra, quindi, può contribuire ad uno stile di vita più green!
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