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I Record Club finora erano un’esclusiva usanza britannica: negli anni Cinquanta e Sessanta servivano a raggiungere con i dischi anche i luoghi lontani dai negozi di musica. Bella storia, direte voi, ma cosa lega il mondo Comac a questa notizia?
È presto detto: i Record Club stanno rinascendo e uno di loro, in particolare, unisce i vinili e la birra artigianale in un unico progetto.
Il club in questione, che si chiama Hurd ed è tutto virtuale, nasce da un’idea di un ragazzo di Londra, Jack Miles, che ha voluto unire le sue due passioni in un solo “lavoro”. Il meccanismo è semplice: si paga una quota mensile e ogni mese gli abbonati ricevono a casa un pacco – da fine dicembre il servizio è stato esteso a tutto il mondo – che contiene un vinile esclusivo (stampato espressamente per il club) e quattro bottiglie di birra artigianale o sidro, a seconda dell’opzione più gradita.
Jack sceglie personalmente il suo “disco del mese”, scovando in giro per la Rete gli artisti emergenti più interessanti, e ci abbina le etichette di birre artigianali, provenienti da Gran Bretagna e Stati Uniti.
“Ci abbiamo messo un po’ a capire che vinili e birra sarebbe stato l’abbinamento giusto: era ciò che ci sarebbe piaciuto ricevere, quindi offrire”. Ad accomunare le due cose, la sorpresa di scoprire sempre nuovi gusti, ma anche il piacere del “vintage”, proprio come i vecchi vinili che stanno tornando di moda.
Complimenti per l’idea originale a Jack e al team di Hurd!
E voi? Avete una “birra del cuore” che associate magari al vostro disco preferito? Ditecelo qui sotto o sulla nostra pagina Facebook!
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