E da bere?
Il cliente ha già ordinato la sua pizza che arriverà calda, croccante, fumante e profumata, più o meno farcita, secondo i gusti personali. E da bere?
Il cliente ha già ordinato la sua pizza che arriverà calda, croccante, fumante e profumata, più o meno farcita, secondo i gusti personali. Sicuramente con gli ingredienti base: pasta, pomodoro, mozzarella.
..e da bere? Viene quasi spontaneo ordinare una birra, ma pochi sanno che il connubio pizza-birra è nato negli anni cinquanta.
Prima esisteva solo il vino.
Secondo la tradizione della somellerie ad ogni piatto andrebbe preferibilmente abbinato un vino locale: la pizza ha origini campane e quindi va a nozze con un fresco Aglianico, una Falanghina o un Fiano. C’è chi azzarda pure un Lettere, il rosso campano fresco e frizzante, adatto a controbilanciare l’acidità del pomodoro e la morbidezza della mozzarella.
C’è chi suggerisce anche lo Champagne, ma, oramai pizza e birra, sembrano quasi un’unica parola.
Quale birra allora? Se è possibile, sarebbe meglio evitare le chiare industriali, molto gasate, solitamente dal gusto amaro e solitamente servite estremamente fredde: uno scontro violento e poco piacevole con l’acidità del pomodoro.
Prima di tutto bisogna ricordarsi che la gradazione deve essere almeno intorno ai 7 gradi per permettere alla morbidezza dell’alcol di affiancare il pomodoro e sgrassare la bocca. Inoltre, la birra non deve essere troppo luppolata per non coprire i sapori delle diverse farciture.
Le birre trappiste belga, di cui abbiamo già parlato in precedenza, ben si affiancano alle pizze più complesse in quanto sono le uniche in grado di contrastare la sapidità di alcuni alimenti come il formaggio ed i diversi prosciutti.
Birre dal retrogusto dolciastro invece ben si accompagnano alla Napoletana, sulla quale trionfa la salatissima acciuga: il dolce di una birra scura ma non tostata può essere d’aiuto a “spegnere l’incendio”.
Le birre non troppo alcoliche e leggermente profumate si abbinano alle pizze che prevedono farciture di pesce, come la più classica marinara.
Queste sono regole generali che possono aiutarvi nell’ormai vasto e variegato mondo delle birre artigianali, ma la regola numero uno resta sempre e comunque il gusto ed il piacere personale.
Citando il nostro amico Kuaska, “non esiste la birra, esistono le birre” e ad ogni pizza la sua birra..
E voi, quale abbinamento ci suggerite?