Riempimento di cibo in scatola

I primi cibi confezionati in contenitori metallici apparvero nel XIX secolo, a causa della necessità di conservare il cibo durante le lunghe spedizioni marittime. A quel tempo, rivoluzionarono le diete dei marinai, rendendole più salutari e più complete dal punto di vista nutrizionale.

Oggi, le tecnologie per il riempimento di cibo in scatola ci permettono di preservare il cibo e di proteggerne la qualità nutrizionale per lunghi periodi a temperatura ambiente. La moderna industria del confezionamento è estremamente controllata e i prodotti e gli impianti di produzione sono soggetti a ispezioni regolari, soprattutto a livello microbiologico.

Qualità del cibo confezionato in contenitori metallici

Uno dei vantaggi del confezionamento degli alimenti in confezioni metalliche è che la sterilizzazione mediante calore non modifica i macronutrienti – proteine, lipidi e carboidrati – del cibo in scatola.
Di regola, le vitamine dei prodotti in scatola sono conservate per circa il 70%, che è vicino al tasso di conservazione di vitamine degli alimenti freschi conservati per diversi giorni prima di essere mangiati.

Con le moderne pratiche di agricoltura, raccolta e confezionamento, frutta e verdura vengono confezionate molto rapidamente dopo la raccolta. I tempi si aggirano mediamente tra le due e le quattro ore. Questa rapida lavorazione facilita la conservazione della maggior parte delle qualità organolettiche e nutritive originali del prodotto e limita la perdita di vitamine idrosolubili (vitamine C e del gruppo B).

Lo stesso discorso vale per molti tipi di pesce, come salmone, tonno e sardine. Il processo conserva anche i loro nutrienti benefici come gli acidi grassi Omega 3, che sono in gran parte preservati dal confezionamento.

Sostenibilità del confezionamento

Qualcuno potrebbe obiettare che il consumo diffuso di cibo conservato in scatole di acciaio implichi il continuo sviluppo di industrie dedite allo “steelmaking”, che è di per sé una pratica inquinante. Si tratta di un’osservazione per molti versi corretta. Basti pensare infatti che, al 2020, il processo di produzione dell’acciaio è stimato essere responsabile di una quota tra il 7 e il 9 % di emissioni dirette di gas a effetto serra da combustibili fossili.

È altrettanto vero, però, che l’acciaio è il materiale di confezionamento più riutilizzato al mondo. Si calcola infatti che sia riciclata una percentuale di circa il 65% di tutte le confezioni di acciaio per cibo e bevande. L’acciaio è inoltre un materiale che non si degrada e può essere riciclato più volte senza perdere di qualità. Riciclare un barattolo d’acciaio consente di risparmiare la potenza equivalente per un carico di lavatrice, 1 ora di TV o 24 ore di illuminazione con lampadina LED da 10W.

Tutti gli imballaggi per alimenti e bevande causano emissioni di CO2 in ogni fase del processo di produzione, dall’estrazione, lavorazione e produzione delle materie prime fino al riciclaggio. Tuttavia, le confezioni di acciaio performano in modo ottimale dal punto di vista ecologico, perché possono sempre essere riciclate. Riciclando le confezioni in acciaio si “chiude il circuito” e le emissioni di CO2 vengono drasticamente ridotte.

Investendo sulla formazione e consapevolezza dei consumatori, inoltre, gli attuali tassi di riciclaggio potranno ulteriormente migliorare in futuro.

CFT Group e il riempimento di cibo in scatola

Nel corso della sua storia, CFT Group ha sempre dedicato molta attenzione e ricerca alle tecnologie per il confezionamento del cibo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di lavorare le materie prime in modo sicuro, garantendo un prodotto finito di estrema qualità, ed offrendo allo stesso tempo un servizio di confezionamento di pari livello.

Il nostro ramo di tecnologie dedicato al riempimento del cibo in scatola è nato e si è sviluppato proprio con lo scopo di dedicare parte dell’esperienza dei nostri tecnici e ingegneri alla progettazione di macchine per il confezionamento del cibo, in particolare di riempitrici.

Ad oggi, CFT Group è in grado di offrire diversi modelli di riempitrici per prodotti alimentari con o senza pezzi e di diversa viscosità. Una delle migliori tecnologie in questo senso è la macchina Powertech.

Powertech

Powertech è una riempitrice volumetrica a pistoni, appositamente progettata per trattare delicatamente prodotti contenenti pezzi di grandi dimensioni. Grazie ad un particolare ugello studiato ad hoc e ad un sistema di controllo integrato, Powertech può occuparsi del confezionamento di cibi con pezzi in modo preciso e sicuro.

La struttura è basata su un design semplice ed igienico, che consente una manutenzione ridotta e un facile utilizzo. La macchina è dotata di un sistema di lubrificazione centralizzata e del dispositivo elettropneumatico no-can / no-fill. Il volume di riempimento è regolabile e la regolazione può essere effettuata anche mentre la macchina è in esecuzione.

Riempimento sottovuoto

Un’altra importante categoria di riempitrici è quella dedicata al riempimento di liquidi previa eliminazione dell’aria all’interno dei contenitori.

Queste macchine possono occuparsi del riempimento di liquidi come olio, aceto, salamoia, sciroppo, salsa, ecc. I contenitori possono essere in vetro o in metallo di varie dimensioni e forme, contenenti frutta o verdura intera, a fette o a dadini, tonno, carne o altri alimenti.

Il riempimento con il liquido di conservazione avviene dopo aver eliminato l’eventuale aria all’interno dei contenitori, mentre l’aria residua nel vano di testa viene eliminata con un getto di vapore prima della chiusura dei contenitori tramite aggraffatrice o tappatore.

Nel video qui sotto è possibile apprezzare le caratteristiche chiave di una nostra linea completa di riempimento per alimenti.

Questa sezione del sito offre una completa panoramica delle tecnologie CFT Group per il riempimento di cibo.

Fonti:
apeal.org
worldsteel.org
circulareconomy.worldsteel.org