Impianto per la produzione di vino a Bali

LA Telefonata

Era un pomeriggio di lavoro come tanti e mentre ero in ufficio mi squilla il cellulare.

“Ciao Harry, come stai?”. Harry è uno dei nostri agenti nel sud-est asiatico e ci sentiamo spesso per gestire opportunità e contrattempi in quell’area. Per fortuna, come dimostra questo caso, le opportunità sono spesso maggiori degli inconvenienti.

“Ciao Pier, benissimo grazie. Ho qualcosa per te a Bali, un produttore di vino che conosco ha una riempitrice che non funziona bene e sta andando in difficoltà. Ci facciamo due chiacchiere?”.

Il mercato del vino ha da sempre un grande fascino. Parliamo infatti di una delle élite dell’industria Beverage, che richiede un altissimo grado di preparazione e di know-how anche a livello di tecnologie di lavorazione e riempimento. Fin da subito, quindi, la proposta di Harry appariva molto interessante e la sua telefonata ha permesso al nostro gruppo di fare la conoscenza con uno dei principali produttori di vino a Bali, la cantina Sababay.

Sababay

Sababay è un impianto per la produzione di vino molto noto a Bali, dove organizza tour guidati e degustazioni che sono sempre apprezzati dalla gente locale e dai turisti. Produce vini rossi e bianchi sia fermi che frizzanti, ma in quel momento doveva affrontare dei notevoli problemi di produzione che rischiavano di danneggiare gravemente la propria attività.

Fin dal primo incontro conoscitivo era infatti emerso come a Sababay occorresse supporto per diversi aspetti. La cantina aveva necessità di una nuova riempitrice che sopperisse agli attuali problemi di affidabilità e voleva anche fare un passo avanti in termini di qualità e produttività. Non solo: quella di Sababay era ancora una lavorazione molto legata alla tradizione, il che significava una quasi totale assenza di automazione durante le fasi di produzione.

La gara per aggiudicarsi il progetto ci ha messo in competizione con alcune delle migliori aziende produttrici di impianti per il vino a livello mondiale. Nonostante il settore del vino non sia tra i maggiori mercati in cui CFT Group abitualmente compete, le nostre tecnologie per questa industria se la giocano alla pari con i player più importanti. Questo grazie al fatto che CFT Group è nato dall’unione di diversi marchi e dei loro specifici know-how, alcuni dei quali godevano di una posizione rilevante all’interno del mercato di impianti per la produzione del vino.

Una volta convinto Sababay dal punto di vista tecnico, quello che ci ha permesso di distinguerci dagli altri è stata la possibilità di offrire un supporto locale anche successivamente all’installazione, grazie a Harry e alle nostre filiali in quella zona.

Non sono molte le aziende che possono vantare una presenza capillare come quella di CFT Group e avere un supporto tecnico nella propria zona è spesso un fattore importante nella decisione del cliente.

 

LA SOLUZIONE CFT GROUP

La riempitrice fornita a Sababay fa parte della linea Master di CFT Group, una riempitrice isobarometrica che può arrivare ad una velocità di 60.000 bottiglie all’ora, una soluzione perfetta per bevande ferme, frizzanti e spumanti.

In questo caso, visto il prodotto e le necessità del cliente, l’impianto per la produzione di vino è stato installato con capacità di 4.500 bottiglie all’ora.

Sababay per l’occasione ha deciso di usare per le bottiglia un tappo innovativo, diffuso soprattutto in Australia. Il tappo Zork ha una forma molto simile ai tappi per champagne, ma è fatto di plastica. Il vantaggio è la tenuta perfetta della chiusura anche senza gabbietta e la possibilità di essere re-inserito comodamente per ritappare la bottiglia, cosa molto utile in Paesi dove il consumo di vino è sì diffuso, ma in quantità ancora minori rispetto all’Europa. La riempitrice è stata quindi personalizzata per Sababay, in modo da poter integrare la tappatrice adatta per questo tipo di tappo. Oltre a questa tipologia di tappo, “Zork”, la macchina è in grado di tappare anche le bottiglie Vite Alluminio con tappo 30×60 mm.

 

Sababay aveva anche bisogno del supporto di CFT Group per passare da una lavorazione per la maggior parte manuale ad un impianto per la produzione di vino molto automatizzato. Per fare questo abbiamo messo in campo alcuni dei nostri migliori tecnici, che hanno lavorato sul posto insieme all’azienda mettendo in gioco la loro vastissima esperienza, aiutando il team Sababay a ottimizzare il proprio impianto nel modo migliore.

Per la cantina è quindi stato anche un momento utile per rivedere e adeguare le proprie procedure produttive, accompagnati dalla consulenza di CFT Group sia per la parte di installazione delle macchine sia per l’organizzazione della produzione. L’arrivo del prodotto, il suo stoccaggio, l’inserimento nella linea e il sistema di lavaggio sono stati tutti ottimizzati e quando possibile automatizzati, con grande soddisfazione del cliente e di conseguenza anche dei nostri tecnici, mia e di Harry. La bottiglia con il tappo Zork è stata un’innovazione per il mercato del vino di Bali e l’impianto ha gestito benissimo il nuovo tipo di tappo, che in poco tempo è diventato anche una leva di marketing per i vini Sababay.

 

 

Sono particolarmente affezionato al “progetto Sababay”, innanzitutto perché dimostra che CFT Group può competere nella progettazione e costruzione di un impianto per la produzione di vino alla pari con altre aziende molto più focalizzate su questo mercato.

Un altro motivo di soddisfazione è stato il fatto che non si è trattato solo un’occasione per fornire ad un cliente la nostra tecnologia, ma anche per accompagnarlo e guidarlo nel processo di crescita della sua azienda.

 

Piermario Zuccati – Sales Area Manager ( e narratore)

Harry Nazarudin – Agente CFT Group

Stefano Casini – Project Manager

Manuel Varacchi and Pietro Pocaterra – Supporto tecnico

 

Prospettive di mercato

Il mercato del vino è in previsione di crescita nei prossimi 4 anni, con un tasso medio del 5,8%. L’Asia-Pacific è l’area dove è previsto lo sviluppo più importante, anche grazie al fatto che stanno nascendo molti nuovi produttori in Cina, Giappone e India *.

 

 

Fonte: mordorintelligence.com